Marina Angiolini: calciatrice ed influencer
Marina ha 22 anni e si appresta ad iniziare – ad agosto – il quarto anno di università, alla Southwestern Christian University di Oklahoma City. Un posto totalmente diverso da Trieste, la città dove viveva in Italia.
La sua avventura americana inizia nel 2021, prima di allora Marina aveva giocato a basket per dieci anni, e a calcio dal 2018.
Ma Marina Angiolini non è solo una studentessa-atleta, ma anche una influencer molto attiva sui social, su Instagram in particolare, e su Youtube dove ha creato un suo canale. Come se non bastasse Marina ha scritto un libro dal titolo “Sogna, studia, vinci” che raccoglie tutte quelle informazioni fondamentali per intraprendere questa avventura, e che puoi acquistare qui payhip.com/studioUSAguida
Come nasce questo libro?
“Ho messo in questo manuale tutte le risposte alle tantissime domande che mi facevano e mi fanno non soltanto gli amici, ma anche tutta una serie di persone che mi contattano su Instagram. L’ho scritto cercando di dare una visione a 360° di questa esperienza. È un manuale fatto e finito dove trovare tante indicazioni preziose, tutte cose che io avrei voluto sapere prima di partire”.
Tu sei molto attiva sui social e attraverso le tue storie racconti la tua avventura americana…
“Si, ho iniziato a fare dei video brevi su Tik Tok poi però mi sono concentrata solo su Instagram perché non è facile seguire tutto. Ti richiede molta attenzione, molto impegno e soprattutto molta costanza”.
Come nasce la tua avventura americana?
“Io ho iniziato a giocare a calcio da piccolina ma poi per dieci anni ho giocato a basket, nel 2018 sono tornata al calcio e ho giocato prima nella Triestina poi nel Tavagnacco”
E l’America come è arrivata?
“Sono stata contattata da College Life Italia su Instagram e mi hanno parlato della possibilità che c’era di andare in America con una borsa di studio a studiare e a giocare a calcio. All’inizio ero un po’ incredula, ne ho parlato con i miei e anche loro erano un po’ scettici, anzi erano un po’ preoccupati perché non conoscevano College Lire e non sapevano che c’era questa possibilità. Poi abbiamo parlato a fondo con lo staff di College Life Italia e alla fine loro per primi, i miei genitori, mi hanno spronato a partire”.
Hai partecipato a uno showcase?
“No perché eravamo nel periodo post-Covid e non si potevano fare gli showcase. Ho mandato dei miei video a College Life e loro li hanno mostrati ai vari coach che poi mi hanno scelto”.
In che ruolo giochi?
“Centrocampista esterno, ma più che segnare gol faccio assist, anche se ogni tanto mi capita pure di segnare”.
È diverso il calcio femminile americano da quello italiano?
“In America il calcio è molto fisico e si concentrano soprattutto sugli aspetti fisici però curano molto anche l’aspetto mentale. È un livello superiore rispetto al nostro ma sinceramente non saprei dirti il mio livello in Italia, non saprei dirti se potrei giocare in serie A, per esempio. Sicuramente io sono migliorata tantissimo rispetto a quando giocavo in Italia e continuo a migliorare anno dopo anno”.
Tu sei arrivata subito a Oklahoma City?
“No, il primo anno l’ho fatto in Kansas, al Barton Community College perché non sapevo molto bene l’inglese e quindi non avevo molta scelta. Poi all’inizio del secondo anno mi sono trasferita in Oklahoma, alla Southwestern Christian University, dove sono tutt’ora”.
Come è stato il primo impatto?
“Devo dire che mi sono trovata subito molto bene, nonostante le difficoltà iniziali con la lingua”.
Ci sono stati momenti in cui hai pensato ma chi me lo ha fatto fare?
“Più che altro ci sono stati momenti in cui ho pensato cosa avrei fatto se fossi rimasta in Italia, però è un pensiero che è passato molto in fretta perché questa è un’esperienza che mi ha cambiato moltissimo in meglio e che mi sta dando prospettive e opportunità che non avrei avuto se fossi rimasta in Italia”.
Cosa studi alla Southwestern Christian University?
“Exercise Science, che corrisponde alla nostra Scienze Motorie, mi piacerebbe diventare fisioterapista”.
Come ti trovi nell’università americana?
“Mi trovo molto bene perché già il fatto di poter scegliere quali corsi seguire nel semestre è im grosso vantaggio. Io ad esempio durante la season calcistica seguo i corsi più facili perché sono più impegnata, mentre nello spring term metto i più difficili perché ho più tempo per seguire e per prepararmi. Negli Stati Uniti si dà molta importanza allo sport, va di pari passo con lo studio, anche perché se non vai bene a scuola non puoi giocare”.
Quali sono le tue prospettive future, rimanere negli USA, tornare in Italia?
“Alla fine del corso di laurea io vorrei tornare in Italia o comunque in Europa. Qui mi trovo benissimo ed è tutto fantastico ma una volta finito il periodo scolastico voglio tornare perché lo stile di vita che hanno in America non è il mio. Per esempio a me piace molto camminare all’aria aperta, fare lunghe passeggiate e qui invece vanno sempre tutti in macchina, ovunque debbano andare”.
Quindi finisci nel 2025 e torni subito in Italia?
“Guarda sono un po’ in un limbo adesso perché la prima cosa che vorrei fare è l’equipollenza della laurea, però vorrei anche fare un master qui in America e continuare gli studi universitari ma mi piacerebbe anche continuare a giocare a calcio in una squadra medio alta. Quindi al momento sono davvero in un limbo pazzesco e comincia ad essere un po’ tardi perché manca solo un anno alla laurea”.
La cosa più bella finora, di questa esperienza?
“Che conosci tanta gente di tanti paesi diversi, tante culture diverse dalla tua, tanti modi di vivere diversi e fai amicizie che durano – spero – tutta la vita. Una mia compagna di squadra del Guatemala è già venuta a trovarmi a Trieste e anche io so che adesso ho amici in tutto il mondo, posso girare il mondo andando a trovare amici. E questo è davvero molto bello”.
Che cosa consiglieresti a chi è ancora indeciso sull’intraprendere o meno questa avventura?
“Di leggere il mio libro!!!”
SOUTHWESTERN CHRISTIAN UNIVERSITY
7210 NW 39th Expressway
P.O. Box 340 Bethany, OK 73008
(405) 789-7661
https://swcu.edu/
Fondata nel 1946 la SCU è situata nella città di Bethany, nell’area metropolitana di Oklahoma City. Offre più di trenta corsi di laurea e ospita studenti provenienti da venti paesi stranieri diversi. Grazie alla sua vicinanza al Will Rogers World Airport (OKC) e diverse strade statali e intestatari, è facilmente raggiungibile da ogni parte d’America (e del mondo). Soprattutto si trova sulla leggendaria Route 66, la strada simbolo dell’American Dream inaugurata nel 1926 lunga 3.755 kilometri che in origine univa Chicago a Santa Monica, in California, attraversando gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California. Non è un caso che proprio la città di Bethany è chiamata il cuore della Route 66.
Se vuoi seguire Marina Angiolini su YouTube, iscriviti al suo canale:
https://www.youtube.com/channel/UCyiK8AO98x5I09HA2bLnw3g
Se vuoi seguirla su Instagram:
https://www.instagram.com/marinaangiolini/
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