Roberta Purashaj, due volte campionessa di NJCAA Division One e Volley Player of the Year.
Roberta ha vent’anni e ha giocato ad alti livelli anche in Italia, arrivando in serie A2 con la Volley Soverato. Anche lei però, come la sua compagna di squadra Anna Marzella, ha scelto la via degli Stati Uniti per spingersi ancora più in alto. Palleggiatrice dotata di grandissime doti tecniche ma anche tattiche e fisiche, Roberta è diventata un elemento fondamentale della Florida Southwestern di Fort Myers.
Ti chiedo le stesse cose che ho chiesto alla tua compagna di squadra Anna Marzella: come sei arrivata a giocare per la FSW?
“Guarda, parto dal presupposto che è sempre stato un sogno per me quello di partire per l’America e vedere e conoscere un mondo che è completamente diverso da quello che c’è in Italia. Infatti dopo aver concluso la scuola superiore, volevo cercare un modo per iniziare questa avventura sapendo che c’erano varie agenzie pronte ad aiutarmi con tutte le pratiche da fare. College Life Italia è stata una di quelle agenzie che mi avevano precedentemente contattato informandomi su cosa fosse e come mi avrebbero aiutato a proseguire i miei studi e la mia carriera di pallavolista in America. E infatti grazie a loro sono stata in grado di fare tutta la procedura burocratica e a scegliere in maniera oculata il mio college”.
Cosa significa per te giocare in una università americana?
“Giocare in un’università americana rappresenta per me un’esperienza di vita che va oltre il semplice gioco, mettendomi di fronte a sfide quotidiane come la lingua, il nuovo ambiente, la diversa organizzazione scolastica, le persone attorno a me di qualsiasi cultura a cui ti devi adattare, tutto ciò contribuisce e ha contribuito già alla mia formazione di studentessa, di atleta ma soprattutto mi sta formando come persona”.
In futuro vorresti rimanere negli US o tornare in Italia?
“Mi mancano ancora due anni da fare qui in America e posso dire che avrò cambiato idea sul restare qui in America o tornare in Italia almeno dieci volte e penso che questo pensiero cambierà ancora, ma ad oggi penso che tornerò in italia”.
Qual è stata la più grande soddisfazione negli USA fino a questo
momento?
“La mia più grande soddisfazione finora negli Stati Uniti sono i titoli nazionali che ho vinto e i vari premi individuali che ho ricevuto, ma soprattutto il fatto di aver trovato tante belle persone fin da subito che mi hanno fatto sentire come se fossi a casa mia e di aver creato questi legami che porterò sempre con me anche in futuro”.
Ti sei mai pentita della scelta fatta, c’è qualcosa che rimpiangi dell’Italia e del campionato italiano?
“Non mi pento assolutamente della scelta che ho fatto e la rifarei altre mille volte perché penso che mi abbia regalato tante esperienze di apprendimento”.
Cosa significa vincere il campionato in US?
“Vincere un campionato in America rappresenta il risultato di tanti anni di sacrifici fatti da me e dalla mia famiglia che mi ha sempre supportato e del lavoro, dell’impegno e dello spirito che metto in campo per questo sport. Quindi la vittoria di un campionato americano aggiunge quel valore in più alla mia esperienza e al mio bagaglio che porterò sempre con me confermando tutto l’impegno e la dedizione delle mie abilità sportive”.
Quanto è importante avere una compagna italiana in squadra?
“Per me è stato di grande aiuto soprattutto nel primo anno per un fatto di comprensione del nuovo ambiente e di tutto ciò che mi circondava ma anche per il sostegno reciproco che ci siamo date essendo così lontane da casa”.
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